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Martedì, 01 Settembre 2015 00:00

Ribes Nero come Antiallergico

 

Un Rimedio Naturale molto amato è il Ribes Nero, facilmente reperibile in varie forme di preparato fitoterapico.

Esso è sostanzialmente conosciuto ed utilizzato nella stagione invernale per supportare il sistema immunitario, come antivirale, come antiossidante e come antiinfiammatorio. Qualcuno lo definisce cortisone-like, quindi capace di inibire e ridurre le reazioni allergiche in termini di quantità ed anche di gravità. 

 

L'Olio di Semi di Lino può dimostrarsi un valido alleato in caso di Asma Bronchiale anche di origine Allergica. Nell'affrontare il crescente dilagare di queste forme asmatiche infatti, diversi studi hanno verificato il ruolo importante che gli acidi essenziali Omega 3 (di cui l'Olio di Semi di Lino è l'alimento vegetale più ricco esistente) hanno nello sviluppo e nella sintomatologia delle crisi asmatiche, poiché risultano inibitori della produzione di acido arachidonico leucotrieni (elementi implicati nei processi infiammatori), e IgE, gli anticorpi specifici che possono scatenare le reazioni allergiche ed anche crisi d'asma.

Olio di Semi di Lino, un "integratore" davvero naturale.

Ma andiamo con ordine. Gli Omega 3, fondamentali per il nostro corpo perché non vengono autoprodotti, sono spesso carenti nell'alimentazione occidentale. Essi infatti sono poco diffusi negli alimenti e nella cultura occidentale i pochi cibi che ne contengono dosaggi rilevanti non sono particolarmente utilizzati, mentre al contrario, sono molto diffusi ed utilizzati alimenti ricchi degli acidi Omega 6 che, con gli Omega 3, sono in competizione. 

Gli Omega 3 dicevamo sono presenti in pochi alimenti: nei pesci chiamati "pesce azzurro", nelle alghe, nelle uova, nelle noci ed in alcuni oli (lino, soia, canapa) e l'alimento che ne contiene la massima concentrazione è proprio l'Olio di Semi di Lino. Gli Omega 6 invece sono presenti in molti oli vegetali di largo consumo e basso costo come quelli tropicali, nei cereali di cui si fa ampio abuso, nei pesci, e così via.   

Ciò implica frequentemente uno sbilanciamento verso gli acidi Omega 6 (il cui eccesso è stato da diversi studi associato alla tendenza ai processi infiammatori ed a patologie degenerative) e di conseguenza ed una carenza di Omega 3.

Per l'esattezza stiamo parlando di 3 acidi essenziali fondamentali: ALA (acido alfalinolenico, a catena corta), EPA (acido eicosapentaenoico, a catena lunga), e DHA (acido docosaesaenoico, a catena lunga). Tutti e tre possono essere reperiti nel cibo, mentre gli ultimi due possono essere anche metabolizzati a partire dal primo. Ed è questa la ragione per cui un olio speciale come quello di Lino diventa così efficiente. Esso infatti contiene fino al 57% del suo peso di ALA da cui il corpo umano può efficientemente ottenere tra il 5% e il 110% di EPA e circa tra il 2% e il 5% di DHA, andando a sopperire ad eventuali carenze o sbilanciamenti con l'assunzione di piccole quantità.

Gli studi.

EPA e DHA sono stati studiati come integratori appunto, in particolare nell'età pediatrica e nella prevenzione prenatale ed hanno fornito conclusioni timide, diremmo titubanti, di efficacia nel ridurre l'incidenza di sviluppo della malattia, la frequenza e la gravità delle crisi, per carenza di studi su vasta scal. Ma questi acidi restano comunque necessari per l'organismo umano, il che ragionevolmente suggerisce di pianificarne il consumo bilanciato a prescindere e tanto di più, in caso di affezioni asmatiche.

Per tale ragione da tempo, l'assunzione di questi acidi Omega 3 è suggerita a chi soffre di questi problemi, anche come fattore di prevenzione già durante la gravidanza e l'allattamento alle donne portatrici di rischio. Rispetto ad i farmaci di sintesi sopratutto, rappresentano l'occasione di ridurre l'impatto degli effetti collaterali di questi ultimi, i quali, essendo spesso assunti per lunghi periodi, lasciano strascichi rilevanti come depressione immunitaria, aumento di peso, etc..  

Applicando però strettamente il concetto di Rimedio Naturale, a nostro modo di vedere il miglior apporto di un elemento nutritivo fondamentale, dovremmo garantircelo tutti attraverso l'alimentazione, piuttosto che a mezzo di costosi e concentrati integratori. In questo caso significa semplicemente favorire il consumo di oli ricchi, come quello di Semi di Lino perché, a differenza delle capsule contenenti anche concentrati o acidi già trasformati in catena lunga, rappresenta un alimento completo cui il corpo umano risponde metabolizzando in maniera ottimizzata. 

L'obiezione secondo cui il tasso di conversione tra ALA da fonte vegetale ed EPA o DHA sarebbe basso rispetto ad altre fonti dove gli ultimi due sono immediatamente disponibili come il pesce e l'olio di pesce, è da considerarsi relativa. Infatti, e per ragioni ancora poco chiare, è stato riscontrato come i livelli sierici di DHA e EPA nel sangue di chi normalmente non li assume da altro che fonti vegetali ed in particolare dall'Olio di Semi di Lino, si mantengano elevati e sufficienti come in una alimentazione onnivora. C'è poi da considerare come l'alto contenuto di mercurio nel pesce e nei suoi derivati da pescaggio in mare, o di antibiotici e sostanze tossiche nei pesci allevati, renda l'Olio di Semi di Lino molto più sicuro.

Dagli integratori all'Olio Naturale. 

L'assenza di studi strettamente dedicati all'Olio di Semi di Lino e la dilagante disponibilità in commercio di integratori EPA e DHA rende le informazioni pratiche sull'utilizzo del primo piuttosto scarse.

Sappiamo però che l'assunzione ordinaria di Olio di Semi di Lino per mantenere un apporto equilibrato di Omega 3 prevede 2.5 grammi circa al giorno per gli adulti, cioè un cucchiano da thé da circa 5 gr.

Per quanto riguarda l'affezione asmatica invece, sappiamo che negli studi che riportiamo sono stati somministrati quali integratori tra i 17 mg e i 26,8 mg per chilogrammo di peso di EPA e tra i 7,3 mg e i 11,5 mg per chilogrammo di peso di DHA.

Tradotto in Olio di semi di Lino e stando al tasso di conversione noto tra ALA ed EPA (5%-10%) significherebbe circa 1/2 cucchiaini ogni 6/10 kg. E' difficile essere precisi perché questi valori di conversione variano molto tra maschi e femmine ed anche in relazione al concomitante consumo di acidi Omega 6. 

In gravidanza ed allattamento la dose raccomandata di integrazione è di 250 mg al giorno di EPA e DHA che corrisponde sempre ad 1/2 cucchiaini al giorno di Olio di Semi di Lino del quale si può tranquillamente abbondare senza particolari rischi, salvo personale allergia a questo elemento. Esso dovrebbe proteggere non solo dai rischi collegati all'ereditarietà delle allergie, ma anche contribuire allo sviluppo neurologico del feto, motivo in più per non farne mancare una dose sufficiente durante tutta la gestazione.

Gli acidi grassi Omega 3 contenuti nell'Olio di Semi di Lino si distruggono facilmente al contatto con aria, luce, e calore. Per tale ragione è meglio consumarli a crudo, anche aggiunti a pietanze calde ma senza danneggiarli con la cottura e conservarli in frigorifero una volta aperti, consumandoli entro i tempi consigliati sulle confezioni.

 

Informazione
Pubblicazione
Anno
V
VV
U

Uno studio del 2014 afferma che sebbene non ci siano riscontri conclusivi rispetto all'efficacia curativa degli Omega 3 nel trattamento dell'asma, le prove raccolte fino ad ora sono sufficienti a supportare concretamente questa possibilità.

"Omega-3 fatty acids and asthma in children"
D'Auria E, Miraglia Del Giudice M, Barberi S, Mandelli M, Verduci E, Leonardi S, Riva E, Giovannini M. (->)
 2014  S  S
Uno studio su bambini di 18 mesi ha verificato una significativa riduzione dei sintomi asmatici nei bambini con alti livelli sierici di Omega 3, le cui madri erano state trattate in gravidanza con integratori.

"Effect of omega-3 fatty acid concentrations in plasma on symptoms of asthma at 18 months of age"

Mihrshahi S, Peat JK, Webb K, Oddy W, Marks GB, Mellis CM (->)

 2004  S  S  S
I risultati di uno studio del 2004 mostrano che la promozione di una dieta con un incremento di Omega 3 e la riduzione di Omega 6 per proteggere dai sintomi dell'asma è giustificata. "Ratio of omega-6 to omega-3 fatty acids and childhood asthma"
Oddy WH, de Klerk NH, Kendall GE, Mihrshahi S, Peat JK (->)
 2004  S
           
Informazioni e studi sull'Utilizzo: Nessuna informazione disponibile al momento.
Informazioni e studi su Avvertenze, Rischi, Effetti collaterali: Nessuna informazione disponibile al momento.
Legenda: 
"V" = Verificato
"VV" = Informazione o studio In Vivo
"U" = Informazione o studio riferito strettamente alla specie Umana

Crediti Immagine: "Linum usitatissimum" di Hans Hillewaert - Alcuni diritti sono riservati

 

Mercoledì, 20 Maggio 2015 00:00

La Cipolla come Antistaminico

La Cipolla cruda, come anche il suo estratto, sono utilizzabili per trattare le reazioni allergiche ed allergie. L'utilizzo tradizionale è stato approfondito in alcuni studi i quali hanno mostrato le promettenti capacità da parte dei principi attivi di interferire con processi allergici anche gravi come l'anafilassi.

 

Per la precisione, i Tiosulfinati e la Quercetina (sostanza di cui la Cipolla è tra i maggiori contenitori naturali) sembrano implicati in interessanti meccanismi che possono migliorare la qualità qualità della vita in chi soffre di invalidanti allergie, per le quali tuttora esistono diverse strade terapeutiche ma nessuna consolidata come assolutamente risolutiva.

In particolare è stata studiata la capacità di inibizione da parte dei Tiosulfinati dei Leucotreni (5-Lipoossigenasi), implicati nella maggior parte delle reazioni allergiche e che normalmente vengono appositamente ostacolati con farmaci di sintesi. In altri studi, si è verificato come sempre la Quercetina agisca anche come profilassi, oltre che come Rimedio Naturale in fase acuta.

 

Questo semplice e ricco alimento crudo dovrebbe diventare parte della nostra cultura alimentare ed essere ulteriormente studiato per poterne sfruttare al meglio le potenzialità curative, mentre al contrario l'interesse a sviluppare maggiori studi è attualmente assente ed i dati disponibili davvero pochi.

Da notare che la Quercetina non si degrada con la cottura mentre i Tiosulfinati in genere sì. Per questo motivo la Cipolla è attiva anche cotta, ma cruda mantiene meglio tutta la sua efficacia. E' bene annotare anche che la concentrazione di Quercetina diminuisce tanto più ci si avvicina al centro dell'ortaggio. 

Sul dosaggio usabile ci si può riferire a vari studi che genericamente definiscono come sicura l'assunzione di 50g cipolla fresca, 50g di succo estratto di cipolla, o 20g di estratto secco titolato. Come applicazione topica esistono studi effettuati su gel applicati localmente fino a tre volte al giorno per un mese, ma il contenuto effettivo di cipolla nel gel non è esplicitato.

 

Informazione
Pubblicazione
Anno
V
VV
U
Informazioni e studi sull'Efficacia

Attraverso uno studio in vitro è stata accertata l'inibizione della 5-liposigenasi in maniera dosedipendente.

"Antiasthmatic effects of onions: inhibition of 5-lipoxygenase and cyclooxygenase in vitro by thiosulfinates and "Cepaenes"
Wagner H, Dorsch W, Bayer T, Breu W, Willer F. (->)

1990

S

N

N

In alcuni trial clinici è stata studiata la capacità della quercetina di inibire la risposta infiammatoria ed in particolare nel bloccare la produzione di mastocisti, agendo meglio dei farmaci di sintesi al momento dello studio in commercio.

"Quercetin is more effective than cromolyn in blocking human mast cell cytokine release and inhibits contact dermatitis and photosensitivity in humans"
Weng Z, Zhang B, Asadi S, Sismanopoulos N, Butcher A, Fu X, Katsarou-Katsari A, Antoniou C, Theoharides TC. (->)

2012

N

S

S

Informazioni e studi sull'Utilizzo
- Nessuna informazione disponibile al momento.
Informazioni e studi su Avvertenze, Rischi, Effetti collaterali
- Nessuna informazione disponibile al momento.
Legenda: 
"V" = Verificato
"VV" = Informazione o studio In Vivo
"U" = Informazione o studio riferito strettamente alla specie Umana

 

Crediti Immagine: "Onions" di Ole Husby - Alcuni diritti sono riservati


 

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